Argomento: I Pianeti

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I Pianeti


Caratteristiche fisiche
I pianeti sono corpi celesti, di dimensioni molto inferiori rispetto alle stelle, che non brillano di luce propria ma che riflettono la luce solare. Sono corpi relativamente freddi ed hanno una forma quasi sferica. I pianeti del sistema solare sono nove (in ordine di distanza crescente dal Sole: Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno, Plutone) e si possono dividere in due gruppi: i pianeti terrestri (Mercurio, Venere, Terra, Marte), simili alla Terra e i pianeti di tipo gioviano (Giove, Saturno, Urano, Nettuno), simili a Giove. Siccome Plutone non viene compreso in questa classificazione vige anche un'altra suddivisione effettuata in base alla posizione rispetto alla zona degli asteroidi. Avremo quindi i pianeti interni (i terrestri) che sono collocati all'interno della fascia degli asteroidi e i pianeti esterni (gioviani e Plutone) al di fuori di essa. Il moto dei pianeti è scindibile in due moti distinti: di rivoluzione intorno al Sole e di rotazione sul proprio asse. Il primo moto prende il nome di anno. La rotazione invece prende il nome di giorno.


Pianeti terrestri e gioviani
I pianeti terrestri (1) e gioviani (2) si distinguono per avere caratteristiche fisiche molto diverse. Infatti i pianeti terrestri hanno una massa molto piccola, nessuno o pochi satelliti e una densità alta mentre invece i pianeti gioviani sono caratterizzati da una grande massa , da numerosi satelliti e da una bassa densità. La differenza della densità tra i due gruppi dipende anche dalla loro differente composizione. Infatti mentre i pianeti di tipo terrestre sono formati prevalentemente da materiali rocciosi e metallici e da una scarsa quantità di gas i pianeti giaviani sono costituiti da elevate percentuali di Idrogeno, Elio e gas e contengono solo in minima parte materiali rocciosi o metallici al loro interno. Un'altra sostanziale differenza è costituita dalla diversa atmosfera che caratterizza i pianeti appartenenti ai due diversi gruppi. I pianeti terrestri poiché esercitano (essendo molto piccoli) un'attrazione gravitazionale molto piccola e poiché sono vicini al Sole non riescono a trattenere le molecole dei gas. Infatti la vicinanza del Sole fa si che le molecole acquistino una velocità termica tale da riuscire ad uscire dal campo gravitazionale del pianeta. I pianeti terrestri quindi hanno un'atmosfera molto rarefatta o addirittura assente. Invece i pianeti giovani grazie alla loro distanza dal Sole e alla loro grande attrazione gravitazionale riescono a trattenere le molecole dei gas atmosferici e quindi sono caratterizzati da un'atmosfera molto densa. La rotazione è lenta nei pianeti terrestri e veloce nei gioviani mentre la rivoluzione aumenta con l'allontanarsi dal Sole. I pianeti si muovono seguono delle orbite ellittiche attorno al Sole che ne occupa uno dei due centri. Tutte le orbite, fatta eccezione per Mercurio e Plutone, hanno un'eccentricità molto bassa e sono quasi complanari con quella terrestre (con l'eccezione di Plutone).

I Moti dei Pianeti
Il moto che i pianeti compiono intorno al Sole segue delle leggi fisiche ben precise, dette le Leggi di Keplero dal nome del noto matematico e astronomo del XVII secolo Johannes Keplero che per primo le dimostrò seguendo gli studi dell'astronomo danese Tyco Brahe, di cui era assistente.